domenica 27 gennaio 2008

....Nella memoria..


Una domenica un po grigia, all'insegna di un ricordo, vissuto nella spietata commozione difronte ad una delle tante immagini raccapriccianti di questo dramma umano,superficialmente dimenticato tra le pagine di un libro di storia mai letto e consultato.Perchè questa è l'Italia, un luogo dove anche la più cruda delle realtà del vecchio secolo si è ridotta ad un semplice e insulso, direi ,anche sudicio conflitto tra i due estremi di una classe politica ingiusta e corrotta.E dubito, dubito del futuro, in un presente dove memoria significa schieramento politico, dove, in uno dei tanti volti graffiati dal filospinato, la tragica rassegnazione di una dignità perduta diviene insipida strumentalizazzione.In quei gelidi campi coperti di neve, l'umanità è stata strappata,l'anima violentata, l'identità è divenuta un marchio,e il dolore un bruciore impercettibile ,nutrito, coltivato, fino a divenire una malattia incurabile, indelebile, come può esserlo solo il segno del male del mondo inciso brutalmente sulla pelle, vivo nelle pieghe dei polsi.Il cuore è malato, il ricordo è soppresso nel gelo di un tempo che trascorre velocemente, forse troppo.Io non dimenticherò, questa è la sola amara consolazione, non dimenticherò, per coloro che sono stati umiliati, per ogni lacrima derisa, per ogni madre che ha tenuto stretto sul grembo il suo bambino prima di addormentarsi per sempre,gettando un ultimo respiro, abbandonado i polmoni ad un veleno silenzioso, e accasciando lentamente la testa a quella del suo piccolo, non dimentico per i corpi straziati, disprezzati, gettati in una brace assassina, non dimentico perchè le urla sono state uccise da un silenzio crudele, che ancora respira,in quei luoghi dove la musica della vita si è spenta,giacendo nella neve.A volte penso che se il cuore della terra smettesse di battere, se una catastrofe naturale impresionasse l'indifferenza umana,assisteremmo ad un nuovo stato di coscenza,grazie al quale l'uomo riuscirebbe a riscoprire pienamente il valore dell'esistenza.Stamattina mentre intingevo i cereali nel latte, ho prolungato la mia colazione seguendo VOYAGER,confido seriamente nella profezia maya, 3 giorni di piena notte riuscirebbero a prevalere sulle materiali attività frenetiche dell' uomo, e per chi ancora non si sarà documentato, l'ipotetica e infondata possibilità della fine del mondo, risulterà l'unica occasione nella quale potremo comprendere e capire, che sopra di noi vi è qualcos'altro, cè una terra da salvare, dei valori da difendere, delle giornate da vivere come se fossero sempre le ultime.C'è l'amore, la nostra dolce umanità da proteggere.Spero che voltarsi indietro" meditando che questo è stato" possa spingerci a guarire la nostra società, ad amare la vita tornando ad essere uomini.E così, nella musica del silenzio di quelle grida dimenticate risuonerà la timida voce di un perdono, per tutte le vittime, per tutti coloro che tutt'ora hanno la forza di raccontare , rendendo un tragico ricordo una preziosa, commovente testimonianza.

6 commenti:

Panta Rei ha detto...

sono contenta che hai espresso questi sentimenti.. io non ci sono riuscita... dopo aver passato una giornata a guardare persone che discutevano sulla violenza del nostro secolo e film sull'olocausto avevo voglia di tirare fuori la rabbia e scrivere un post.. ma non ce l'ho fatta. Ho pensato che nessuna parola, nessun pensiero solidale avrebbe ridato la dignità a chi gli è stata strappata; nessuna mamma, nessun papà sarebbero tornati indietro.. e soprattutto quel treno con i vagoni pieni di soli bambini non avrebbe cambiato strada, ma avrebbe seguito quel destino che non gli apparteneva... Si dice che è giusto ricordare, per rispetto di chi ha sofferto e di chi è morto, ma non ci si sente meglio, e soprattutto non è molto utile. I sopravvissuti di oggi sono stati "fotunati"... che ironia.
Concordo su quanto hai detto... risusciremo a capire davvero il valore della vita nel momento in cui ci toccherà una catastrofe... a presto :)

Unknown ha detto...

leggendo ciò che hai scritto si ha l'impressione che ogni parola in più sarebbe fuori posto, sbagliata, inadatta. Eppure scivolar via da queste riflessioni senza aggiungere un commento o anche solo un grazie suonerebbe ugualmente stonato. E allora eccomi qui, a ticchettare sulla tastiera senza però sapere cosa aggiungere. E allora, forse, l'unica è ricliccare sul post..rileggere..e magari cercare di ricordarsi l'effetto devastante quando, in un giorno di inizio autunno di pochi anni fa, visitai per la prima volta un campo di concentramento. A Dachau. Semplicemente la mia anima s'è spenta d'una tratto in un black out di sentimenti che ancora oggi fatico a elaborare. ciao

Aria ha detto...

@pantarei:Rispondo in ritardo al tuo dolce commento , anche se ti è sembrato di non aver avuto la forza di scrivere un post, le parole, la rabbia e la tristezza che avresti voluto esprimere hanno riempito il tuo cuore, è questo non è poco, ma hai ragione, nessuna nostra riflessione riuscirà a limitare la drammaticità di questa vicenda, ma a noi non resta che ricordare, per non commettere gli stessi errori e per rendere poco più lieve la pesantezza di questo dolore, il dolore di chi non riuscirà mai a dimenticare. Un grandissimo abbraccione!

Aria ha detto...

@pmor: Un sempice grazie, per aver pensato di non dover aggiungere nulla, e per aver lasciato ugulamente la tua gentile traccia, affatto inadatta, ma immensamente preziosa, un abbraccio...

Demian ha detto...

Sai che c'è?
Io non ho parole, perchè per quanto se ne possa parlare o provare a capire, in realtà non ci si può riuscire.
E mi meraviglio ancora quando c'è gente che paragona tutto questo alle foibe, credendo di render giustizia.
Ma, decisamente, non è possibile farlo. Qui sono morte milioni di persone solo per l'idea malsano di uno psicopatico. Ricordiamocelo.
Anche se non riesco ad immaginare il dolore di chi l'ha vissuto, perchè troppo forte per me, per me è comunque inaccettabile che qualcuno ancora possa non dare l'importanza che ha.
(Bell'intervento)

Unknown ha detto...

non ti sembra di latitare un pò troppo? qui serve della buona scrittura ;)