
Renoir, il favoloso mondo, l'arte che nasconde dietro ai giochi di qualche pennello il segreto del diverso.
Così amiano percorrere stradicciole,piccoli sentieri angusti rispetto a quell'enorme autostrada centrale accessibilie a tutti, un po piatta forse,fastidiosamente leale, perchè chi sente e percepisce quel desiderio di ricerca ,di evasione, chi sta cercando la sua piccola verità, sa bene che non troverà nulla di tutto questo, da quella parte.O forse no.
Ma le circostanze, gli eventi che si incastrano, la mente che cambia e che comincia ad ascoltare il suo respiro, fanno sì che quel qualcuno un giorno possa cambiare idea, e così muovere un passo indietro e voltarsi da quella strada.
In tutto questo,nella poesia, nell'arte, nella musica, cè sempre stato chi ha voluto il diverso, chi ha scoperto e ritrovato tra le mani affaticate un segreto.La vita del sentiero, per pochi risulta facile.
I piedi troppo esitanti si feriscono, sassi, erba ruvida temprano la pelle, l'anima.Non si conosce alcuna destinazione, esistono solo domande, sul futuro, sul presente che sfugge e che vivendo nel mezzo, interesecando la nostra visione temporale, lascia a noi la libertà di oscillare, una volta tra il passato, i suoi ricordi, i suoi errori, la sua nostalgica spensieratezza, l'altra su quello che avverà, e il nostro sentirci sospesi su di un filo che siamo noi stessi a tendere e a filare.
Oggi ho scoperto che il diverso non conosce ombra,si amalgama come crema macchiata dalla buccia di un limone maldestro.
Ma non tutti riescono a scorgerlo.
La ragazza con il bicchiere, era Ameliè, a volte sono io, a volte tutti noi.Un istante che si imprigiona, chi conversa con i propri amici, due amanti che si corteggiano, sguardi innmorati, persi nel vuoto, pensieri che si muovono in silenzio.Lei, lei è assente, il suo nome , la sua firma ornata di un meraviglioso estro non appare in quel registro.
Lei non vuole esserci, o meglio, lo vorrebbe, ma per quel momento, non si reputa degna, accetta il disimpegnato ruolo di un comparsa.Così sembra aver perduto il suo sguardo, riflesso sul vetro opaco di quel bicchiere, freddo,ma che riempie la sua mano.Lei non si chiede più il perchè quei personaggi , così vicini, ma allo stesso tempo incredibilmete distanti, non si accorgano della sua ombra, della sedia che la sta abbracciando,del profumo che la sua sete di sogni sta emanando.Lei cè, eppure, non si vede.
Allora il diverso, non colpisce più degli occhi curiosi ,è lì, incastonato come una pietra preziosa, che riesce a persuadere solo la vista di chi conosce la dura vita del sentiero.Anche lei sta percorrendo quei luoghi angusti,ma i suoi piedi il più delle volte accarezzano le pareti del cielo, ci sono ali che la sospingono oltre l'umano visibile, ed ecco che la realtà perde importanza, perchè per la sue emozioni avide di sopraffazione,la luce reale non ha colore, odore, il cuore non riesce a sentire il suo bisbiglio.
Lei sa, un giorno,qualcuno,lì, in quel quadro così perfetto nella sua spontaneità, percepirà il rumore di quel bicchiere poggiarsi sul tavolo.Lei non amerà più rimanere segreta difronte al cospetto del mondo, smetterà di avere paura.
Cosa la aspetta lì fuori?
Lei sa, perchè conosce il bruciore delle sue lacrime che quel sentiero ha assorbito, si osserva,davanti sente il calore di una strada illuminata da lampioni sorridenti, il tempo canta le sue ore, non esiste ritardo nè fretta, tutto quello che ha sempre desiderato scoprire è lì ,lentamente scarterà come carte di caramelle le risposte alle domande che l'avevano sempre turbata e oscurata con quella sottile patina che la rendeva invisibile,donandole un tenero senso di protezione.Lei è splendente come una chiave d'argento chiusa in una piccola scatola legnosa.Ha voglia di uscire, e quell'attimo, quell'istante in cui sembra pietrificarsi come un cristallo di neve sul ramo di un albero è necessario per riuscire a trovare la forza che le serve, la silenziosa andatura di quella riflessione la sta cambiando, la sta dolcemente invitando a posare quel bicchiere e ad alzarsi da quella sedia.Sta tremando, ma il timido desiderio di uscire dal quadro e di scoprire la vita, sembra aver mosso il suo cuore impaurito.
Lei sta scoprendo il coraggio.
Per la prima volta un emozione vera, reale,all'altezza dell'incantevole profondità del suo mondo.
